Attrice italiana, ospite della Rai, ripercorre la sua carriera, facendo anche alcune importanti rilevazioni: “Ho subito violenze dal produttore”.
A parlare è una delle icone sexy del cinema italiano. Michela Miti è stata una delle donne più desiderate degli anni Settanta e Ottanta. Ospite della trasmissione Storie Italiane, su Rai 1, l’attrice ha ripercorso la sua carriera, raccontando anche la brutta vicenda vissuta da ragazza, quando ha subito molestie da parte di un noto produttore.

Forse il suo nome si è perso nel tempo, ma Michele Miti è stata una delle icone della commedia italiana degli anni Ottanta, interprete di alcune pellicole di culto, entrate nell’immaginario collettivo. Proprio quando il tema della violenza sulle attrici è al centro dell’attenzione, dopo lo scandalo Harvey Weinstein e il movimento MoToo statunitense, l’attrice romana accusa un noto produttore di molestie.
Le accuse di molestie per poter lavorare: le rivelazioni di Michela Miti, la prof sexy di Pierino
Ospite di Eleonora Daniele a Storia Italiane, Michela Miti ha ripercorso la sua carriera, fatta di luci e di ombre, di successi e di un lento inesorabile declino, rivelando un fatto terribile accadutole quando era una ragazza alle prime armi. Nata a Roma nel 1963, Michela Miti viene notata durante una vacanza al mare, sulla riviera romagnola.
È il 1978 quando decide di partecipare a Miss Cinema Riccione, concorso di bellezza che vince a soli 15 anni. Da quel momento, inizia la carriera di modella e di fotomodella, venendo poi scritturata dalla Rai per condurre la rubrica pomeridiana Game. È con la partecipazione senza veli alla rivista Playboy, però, che la Miti diventa un’icona e si lancia nel cinema.

Nel 1981 recita Ion ben tre film di culto, Cornetti alla crema, Pierino contro tutti e I figli so’ pezzi ‘e core. Indimenticabile il ruolo della supplente Rizzi, che fa girare la testa ad Alvaro Vitali. Negli anni Ottanta, la Miti prende parte a diverse commedie, Vieni avanti cretino, Biancaneve & Co., Dolce pelle di Angela, persino nel giallo Delitti. In tv recita nei telefilm I racconti del maresciallo, I ragazzi di celluloide, Sogni e bisogni. Poi, salvo qualche apparizione estemporanea, dai primi anni Novanta l’attrice si allontana dalle scene.
L’allontanamento dalle scene e gli abusi da parte di un produttore cinematografico
Al programma Storie Italiane, Michela Miti ha raccontato un brutto episodio, una vicenda torbida che l’ha traumatizzata per sempre, un fatto che le è costato la carriera. “Ero solo una ragazzina, oggi lo affronterei, ma all’epoca non ci riuscivo, avevo paura. Non faccio il nome del produttore perché è morto, ma era molto noto”. Le violenze erano avvenute durante il provino per un film.

“Il mio agente era andato via con una scusa, lasciandomi da sola con il produttore. Aveva chiuso la porta a chiave. Rimasi da sola col produttore, il quale cominciò a vantarsi delle sue conquiste in modo volgare, poi si è seduto accanto a me, mi ha preso la faccia, mi ha strappato la camicia, mi ha baciata, io ho cominciato a piangere”. Il racconto della Miti è da brivido.
“Sudava, faceva schifo, mi ha lanciato una serie di sconcezze”. Dopo quell’episodio, l’attrice ha dovuto seguire anni di terapia per superare il trauma. “Dopo quell’episodio il mio agente mi disse che non ero più desiderata per il film”. Molestie, un tema purtroppo che, nonostante i decenni, sempre attuale. Probabilmente, da quell’episodio la Miti ha perso contatti, non venendo più scritturata. Il cinema italiano perde l’antidiva: non faceva un film da 35 anni, ma era ancora amata da tutti.