Ci lascia una leggenda vivente all’improvviso, aveva vinto tre volte il Premio Oscar ed era un uomo straordinario. Tutto quello che c’è da sapere su di lui.
Il mondo del cinema e dello spettacolo è in grande lutto, questo perché è scomparso un personaggio davvero molto famoso e amatissimo dal pubblico. Sono molti i personaggi che nel corso del tempo hanno avuto parole belle per lui e tanti anche quelli che hanno espresso cordoglio dopo la morte.

Per ricordarlo cercheremo di andare a ripercorrere la sua carriera che gli ha permesso di raggiungere dei risultati davvero straordinari. Intelligente, talentuoso e pieno di voglia di fare ha scritto delle pagine incredibili della storia del cinema che ancora oggi suonano come attuali.
Sebbene non fosse più giovanissimo non possiamo che rimanere spiazzati da cosa è accaduto visto che si trattava davvero di una persona con una sensibilità ben al di fuori del comune. Vedremo se gli verrà dedicato qualche tributo in questa caldissima estate del 2026 dove ci troveremo ad affrontare anche alcuni aspetti non proprio facilissimi da gestire.
Andiamo a vedere di chi si tratta.
Addio a una leggenda vivente
Alan Bergman è morto, aveva 99 anni e si è spento nella sua casa di Los Angeles probabilmente di vecchiaia. Non è citata infatti altra motivazione sui tabloid di tutto il mondo che hanno parlato di questa notizia.

L’uomo era nato a New York l’11 settembre del 1925 e aveva lavorato a lungo con sua moglie Marilyn come paroliere, da quando nel 1958 si erano sposati fino a quando era scomparsa nel 2022. Aveva vinto l’Oscar alla migliore canzone per The Windmills of your mind dal film Il caso Thomas Crown. Successivamente si era ripetuto nel 1974 con lo stesso premio per The Way we were di Come eravamo.
Nel 1984 aveva poi vinto il suo terzo oscar stavolta però per la miglior colonna sonora col film Yentl. L’ultima candidatura era arrivata nel 1996 con Moonlight in Sabrina per la migliore canzone originale. In totale era riuscito a ricevere ben 13 candidature stabilendo un record piuttosto singolare.
Alan e la moglie hanno scritto centinaia di canzoni sia per il cinema che per la televisione riuscendo a fare da ponte tra la tradizione degli anni cinquanta e della grande Hollywood per arrivare alla sensibilità pop moderna dei decenni successivi.
Quello che aveva fatto innamorare di lui molti registi, come Sydney Pollack, che lo volevano sempre con loro era il tocco poetico e anche il talento nelle melodie dei collaboratori che si affiancava. Sono molti i colleghi che sui social network hanno deciso di ricordarlo per il lavoro fatto insieme a lui e per le tante emozioni vissute direttamente sul campo.
Vedremo se gli sarà dedicato un tributo, come immaginiamo, con la messa in onda sul piccolo schermo di film con le sue musiche.