Tom Cruise, che è ancora uno dei sex symbol di Hollywood nonostante i suoi 63 anni, è rimasto quasi paralizzato per un film di notevole successo di fine anni Ottanta.
Il retroscena di Nato il 4 luglio è praticamente impressionante. Il film del 1989 con protagonista Tom Cruise è la storia vera di Ron Kovic, un ex sergente dei marine rimasto paralizzato alle gambe per una ferita alla schiena subita durante la Guerra in Vietnam. L’ex soldato è nato il 4 luglio 1946, giorno dell’Indipendenza americana, e da questo proviene il nome della pellicola.

La trama si sviluppa con il protagonista, interpretato dall’attore che oggi spegne 63 candeline, arruolatosi nel corpo dei Marines degli Stati Uniti come volontario. Nel 1967, una volta diventato sergente, combatte la Guerra del Vietnam. Una delle pagine più crudeli della storia recente durante la quale Kovic uccide per errore un suo amico, anche lui nei Marines, di nome Wilson. Il 20 gennaio dell’anno seguente rimane paralizzato in guerra a seguito di una ferita alla schiena. Tornato negli States, grazie a una sua vecchia fiamma, Donna (Kyra Sedgwick), intraprende la strada dell’attivismo per la pace.
La storia di Tom Cruise quasi paralizzato per Nato il 4 luglio
Come i fan di Tom Cruise sanno l’attore non è solito usare stuntman durante le scene più spericolate così non meraviglia il fatto che lo stesso accettò di farsi paralizzare durante le riprese di Nato il 4 luglio. A proporglielo fu il regista Oliver Stone che voleva usare un agente nervino, l’effetto sarebbe durato qualche giorno. Tuttavia la compagnia di assicurazioni si oppose ma Cruise rimase sulla sedia a rotelle per tutto il tempo, anche mentre non giravano, durante riunioni e interviste.
Inoltre l’attore volle conoscere il vero Ron Kovic e passare del tempo con lui, si narra anche che una volta furono fatti uscire da un negozio perché le sedie a rotelle di entrambi sporcavano il pavimento.
Le scene del film che non rispecchiano la realtà
Nato il 4 luglio, come già detto, racconta una storia vera ma non tutte le scene del film, come spesso accade, sono frutto di fatti realmente accaduti. Ne è un esempio quando il personaggio interpretato da Tom Cruise incontra la vedova del soldato suo amico che ha ucciso per errore in guerra. Nella biografia dell’ex marine, da cui è tratto il film, questo non è mai successo. Si parla però del rimorso dello stesso per aver tolto la vita a Wilson.

Un’altra scena è quella della protesta contro la guerra a Syracuse nello stato di New York quando la polizia pesta a sangue Ron Kovic. Nella vita reale invece l’ex sergente dei Marine non ha mai partecipato a questa manifestazione che d’altronde fu pacifica. Per via di questa parte del film Oliver Stone ricevette delle denunce. Il regista fu costretto a scrivere una lettera in cui si scusava con le forze dell’ordine.