Fa scena muta all’orale della Maturità, ma viene promesso lo stesso. Non c’è però nessun illecito, svelato il motivo che spiazza tutti. Cosa è accaduto?
Questo episodio ha acceso l’interesse della gente con tantissimi commenti sui social network in grado di spiazzare tutti.
Siamo in periodo di Maturità, i ragazzi classe 2007 stanno vivendo la fase degli orali in tutto il paese. Un momento che segna la vita delle persone e lascia dei segni davvero indelebili. Si tratta del primo vero e proprio passo verso l’età adulta, uno snodo fondamentale ed emozionante tanto che un artista come Antonello Venditti ci ha scritto una splendida canzone, Notte prima degli esami.
Come tutti sappiamo si parte dai crediti formativi raccolti lungo il percorso per poi effettuare le tre prove scritte e il temutissimo orale. Ogni step ha un suo punteggio e ci porta al voto finale che vede la promozione con il 60 e il massimo in 100.
Oggi vi raccontiamo una storia particolare, quella di un blackout di un ragazzo che di fronte alla prova orale ha fatto letteralmente scena muta, ma è stato comunque promosso. Andiamo a scoprire il motivo che ha portato a questa evoluzione e perché alla fine il ragazzo è riuscito a tornare a casa con una bella soddisfazione.
Scena muta all’orale della maturità, ma viene promosso
E come mai il ragazzo che ha fatto la scena muta all’orale della maturità è stato comunque promosso? Diventa interessante approfondire il caso e leggere tutto quello che vi ruota attorno.
Lui si chiama Gianmaria Favaretto, un ragazzo di 19 anni ed ex studente del liceo scientifico Fermi di Padova. I crediti ottenuti nel percorso e alle prove scritte gli davano già la promozione (con 62) e ha voluto affrontare l’orale così entrando con la sua protesta nella storia.
Il ragazzo è stato intervistato dal Mattino di Padova e ha specificato: “Credo di essere il primo che fa una cosa del genere al Fermi, l’esame di maturità è una sciocchezza”. Il ragazzo ha specificato che l’idea è nata dalla volontà di criticare il sistema scolastico che, secondo la sua opinione, non rappresenta le capacità di uno studente.
Il ragazzo ha poi aggiunto: “La preside è stata rigida, mi ha detto che non sostenendo l’orale insultavo il lavoro dei docenti che avevano corretto i miei scritti”. Dopo un confronto con gli insegnanti il ragazzo ha risposto a un paio di domande prendendo 3 punti e passando con un 65 più tondo.
Un episodio che ha fatto il giro delle scuole senza però raggiungere il suo vero motivo, la protesta contro il sistema scolastico, e generando solo ed esclusivamente ragazzi che si sono ritrovati a imitarlo per provocazione e spavalderia più che per altri motivi. Un peccato perché il senso della scelta originale poteva anche avere delle vere motivazioni.
