Ragazza di 18 anni morta dopo il fermo di polizia: nuovo caso George Floyd negli USA?

Negli USA, scoppia il caso di una ragazza nera di appena 18 anni trovata morta in seguito a un fermo di polizia, in una cella del Bronx.

Una giovane madre del Bronx è disperata ed è ora in cerca di risposte dopo la misteriosa morte della figlia durante il fine settimana festivo del 4 luglio, quello della festa dell’indipendenza, la più importante in territorio statunitense. La notizia, riportata da CBS News, sta destando molto scalpore, in quanto – dalle prime notizie che arrivano – il decesso della ragazza, che aveva appena 18 anni, sarebbe avvenuto dopo un fermo di polizia.

la ragazza di 18 anni trovata morta
Ragazza di 18 anni morta dopo il fermo di polizia (PierluigiBersani.it)

La morte della ragazza nera ha immediatamente riportato alla memoria il dramma di George Floyd, che aveva scosso l’opinione pubblica mondiale, per il suo tragico decesso, avvenuto proprio in seguito a un controllo di polizia, che lo aveva fermato e bloccato per terra. La ragazza, Saniyah Cheatham, studentessa del Bronx Community College e una dei milioni di neri americani ancora spesso discriminati, aveva trascorso il venerdì in allegria con la famiglia a una grigliata a Crotona Park.

Il ritrovamento in cella della ragazza morta di appena 18 anni

Angosciante la testimonianza della sua mamma, che ha raccontato: “Eravamo insieme, ci stavamo divertendo”, poi ha spiegato che la figlia le aveva detto di volerle bene e di averle dato in più occasioni un bacio. Nulla che lasciasse nemmeno lontanamente immaginare il dramma che si sarebbe consumato da lì a poco. La donna ha ricevuto una telefonata che l’ha sconvolta: sua figlia era stata trovata priva di sensi in una cella del 41esimo distretto di polizia, nel Bronx.

cella di un carcere
Il ritrovamento in cella della ragazza morta di appena 18 anni (PierluigiBersani.it)

La polizia avvertiva la donna, che si chiama Thomasina Cheatham, che sua figlia era stata arrestata qualche ora prima da alcuni agenti, insieme a un’amica, ed era accusata di aver provocato una rissa. Pochi istanti dopo l’arrivo dei soccorsi, Saniyah è stata dichiarata morta al Lincoln Hospital. Dalla ricostruzione, gli agenti sostengono che nella notte tra venerdì e sabato hanno chiesto l’intervento dei soccorritori dopo aver trovato la giovane detenuta incosciente.

Le accuse della famiglia della 18enne, che chiede risposte su quello che è accaduto

Sempre gli agenti della stessa stazione di polizia hanno tentato di rianimarla praticando il massaggio cardiaco fino all’arrivo del personale medico, ma a quanto pare ogni tentativo si è rivelato vano. Ma la famiglia della ragazza vuole sapere molto di più: “Era in salute, stava bene. Qual è stata l’emergenza medica? Com’è possibile che sia successa una cosa simile dentro una stazione di polizia? Qualcuno la stava sorvegliando? Ha chiesto aiuto?”, sono le domande che si fa la mamma disperata.

volanti della polizia di new york
Le accuse della famiglia della 18enne, che chiede risposte su quello che è accaduto (PierluigiBersani.it)

Ora la donna spera che i filmati delle telecamere di sorveglianza del distretto e delle bodycam degli agenti possano fare chiarezza su quanto accaduto nella cella dove era stata ristretta la figlia Saniyah, perché non è giusto morire in una cella in quel modo, a soli 18 anni, e se ci sono delle responsabilità, è bene che vengano rilevate. “Saniyah era la mia unica figlia femmina. Ho quattro figli maschi e una sola principessa. Siamo distrutti”, chiosa la mamma della 18enne.

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