Il calvario della donna, protagonista della storia di oggi, inizia quando viene da un ago su un autobus, una situazione paradossale che lascia senza parole.
L’episodio racconta un qualcosa che si sta sempre più verificando nel mondo e che merita un approfondimento, una situazione di totale mancanza di rispetto che diventa inaccettabile. Una puntura di un ago e la vita che cambia irrimediabilmente, lasciando i segni sul corpo della incolume vittima in una normale giornata su un normalissimo autobus.

Le punture illegali di aghi in luoghi pubblici sono una triste realtà che appartiene ormai a tutto il mondo. Un atto ansiogeno che crea scombusto anche quando non si parla di contaminazione, ma una potenziale arma letale se viene usata più e più volte la stessa siringa.
È la moda del momento e non possiamo tollerarla, un atto totalmente senza senso e che riesce a distruggere delle vite e nella migliore delle occasioni di far vivere degli attimi di terrore. È questo che è accaduto a una normale ragazza in una giornata davvero che doveva essere come tutte le altre, ma che purtroppo la giovane ricorderà per il resto dei suoi giorni come una delle più brutte della sua vita.
Punta da un ago sull’autobus, il dramma di una donna
Immaginate di essere tranquilli sull’autobus mentre state andando a lavoro e a un certo punto sentite una puntura. No, non si tratta della solita zanzara protagonista in questo periodo, ma di un malintenzionato che volontariamente vi ha punto con un ago. Scatta il panico e la preoccupazione, quello che è accaduto alla ragazza protagonista della nostra storia di oggi.
Lei si chiama Vanina e abita a Parigi, alle 17.30 di un lunedì qualunque era sulla RER D quando è stata punta da un ago: “Non si tratta di fare festa, di essere sotto l’effetto di droghe o di frequentare luoghi pericolosi, è la vita di tutti i giorni a essere diventata un pericolo”.

Subito dopo essersi accorta della puntura la ragazza si è recata al pronto soccorso dove è stata effettuata la profilassi post-esposizione che solitamente si fa per chi ha un contatto certo con un soggetto malato. Questa è necessaria per evitare qualsiasi contagio da virus come HIV o Epatite B. Un trattamento che ha richiesto per la ragazza il ricovero di una notte e anche effetti collaterali.
Ha descritto quanto accaduto come una piccola puntura e questo spaventa di più perché può accadere anche di non accorgersene e così di non fare nulla come precauzione. Una storia incredibile che ci deve far riflettere, ma allo stesso tempo non ci deve far vivere nel panico: “Continuate a uscire e vivere, ma fate attenzione ai primi segnali e agite con urgenza se pensate di essere state delle vittime”.