Litigano in spiaggia per la rimozione di un cartello posto all’entrata di uno stabilimento balneare: politico aggredito dal gestore.
Sappiamo tutti quanto sia difficile acquisire le licenzie riguardanti gli stabilimenti balneari. Si tratta di concessioni demaniali marittime che vengono concesse dai Comuni, per ottenerle si deve presentare domanda, essere selezionati, per poi pagare il canone e mettere tutto a norma. I requisiti devono essere sempre rispettati, per non risultare abusivi.

Eppure, quante volte abbiamo sentito parlare di stabilimenti abusivi, irregolari, che ottengono concessioni demaniali non certo per domanda, con bandi saltati e porzioni di spiagge affittate ai “soliti”. Nel corso degli anni sono tanti gli scandali legali alle località marittime. Ora, le attuali concessioni hanno scadenza nel 2027, dopo le numerose proroghe a seguito delle proteste dei gestori, dopodiché saranno istituiti nuovi bandi che avranno durata limitata.
Cartello rimosso da uno stabilimento con licenza scaduta: “La spiaggia è libera”
Spesso, gestori di stabilimenti con le concessioni scadute, al posto di farsi da parte, continuano a lavorare indisturbati, quando invece l’area dovrebbe essere presa in gestione da altri imprenditori, oppure lasciata libera. Ecco, uno scandalo simile è avvenuto sul litorale laziale in questi giorni, nel Comune di Lavino, località estiva molto gettonata da romani e non solo.
Un politico, Matteo Hallissey, presidente di +Europa e Radicali, è stato aggredito dal gestore di uno stabilimento balneare dopo che aveva staccato il cartello con su scritto “Spiaggia privata”, quando in realtà si tratta di una spiaggia libera ma privatizzata illegalmente. La spiaggia libera, quindi era sta trasformata in stabilimento, senza che nessuno se ne accorgesse, almeno fino ad ora.

Hallissey, scoperto l’inganno, ha rimosso il cartello, protestando con il gestore, arrivando quasi alle mani. Lo stabilimento aveva continuato a lavorare nonostante la concessione scaduta, ma il politico, affiancato dallo streamer Ivan Grieco, ha documentato tutto, affrontando le lobby dei balneari, che si credono padroni di spiagge e mari.
Affronto alle lobby dei balneari, politico litiga con il gestore di uno stabilimento
Gestore e bagnino hanno subito aggredito Matteo Hallissey, spingendolo e minacciandolo, spaccando in due un ombrellone. “Non possiamo tollerare che i balneari continuino a spadroneggiare in questo modo, senza che la politica intervenga”, lo sfogo di Hallissey. La lite furiosa accede i riflettori su un tema molto delicato e su un problema che non si riesce a risolvere.

Occorre prendere provvedimenti contro la prepotenza e l’atteggiamento di stampo mafioso. E pensare che tutta Italia ci sono diversi stabilimenti irregolari. Si stima che oltre il 7% della costa italiana sia inaccessibile per via dell’illegalità, a fronte di un 48% gestito da stabilimenti regolari. Sono in corso controlli e ispezioni, soprattutto in questo periodo dell’anno, al fine di individuare illeciti. Terrore in spiaggia, lo squalo segue il surfista fino a riva.