La nipote di Fabrizio De André si chiama come lui soltanto, naturalmente, al femminile. La donna è stata intervistata e ha raccontato un episodio choc della sua vita legato proprio al nonno.
Fabrizia De André è la nipote del grande cantautore genovese scomparso troppo presto che ha lasciato al mondo un’eredità artistica senza precedenti. La figlia di Cristiano De André ha 38 anni e un figlio di 7 anni. Lo scorso 8 luglio nell’ambito della presentazione di un progetto a Milano, creato dalla stessa Fabrizia e chiamato La voce di Iris, è stata intervistata.

Il tutto è cominciato per aiutare due associazioni importanti per De André ovvero il CADOM (Centro aiuto donne maltrattate di Monza) e il Supermarket23 (una rete umanitaria per sostenere le persone in difficoltà a Cuba). Inoltre a margine di questa presentazione è stato possibile comprare, con una donazione libera, il primo Cd di Fabrizia De André, che ha raccontato di aver iniziato a cantare per gioco. Tuttavia, anche se nelle sue vene scorre sangue musicale ha dichiarato di non voler fare concerti perché non è una professionista. Ha spiegato: “non avevo in mente la onlus ma mi sono resa conto che cantavo abbastanza bene. Ho quindi iniziato a prendere lezioni con Irene Antonazzo”.
Il racconto della nipote di Fabrizio De André
Se incontri Fabrizia De André inevitabilmente viene da pensare al suo grande nonno e ai suoi capolavori come Creuza de Ma, Bocca di rosa, Via del campo, La canzone di Marinella e tantissime altre pietre miliari della storia della musica italiana. Ma così la nipote di De André ha dovuto fare anche i conti con il paragone a cui qualcuno poteva pensare.
Infatti la stessa ha raccontato sempre a margine della presentazione a Milano de La voce di Iris: “In passato, nascondere la mia identità è stato imprescindibile: dovevo convivere con un nome che inevitabilmente riportava a mio nonno Fabrizio. E gestire una paura costante: quella di non essere mai all’altezza delle aspettative”.
Questa la testimonianza che ha lasciato i fan con un po’ di amaro in bocca. Inoltre Fabrizia De André ha detto anche che l’artista non era il “classico nonno tradizionale”. Era una persona molto curiosa e quando era una bambina avevano un ottimo rapporto. Poi, come lei stessa ha affermato: “Facevamo grandi pranzi e cene tutti insieme, e io non volevo mai andare via. Con il nonno, crescendo, ci siamo un po’ persi”.

Un peccato perché Fabrizia avrebbe potuto vivere un po’ di più il mostro sacro della musica italiana, fortunata com’è ad averlo avuto come nonno. Il grande De André morì a poco più di un mese dal suo 59esimo compleanno dalle complicanze di un carcinoma ai polmoni. Al suo funerale parteciparono oltre diecimila persone, tra fan, amici e personaggi del mondo della musica e dello spettacolo.