La morte di Diogo Jota diventa un giallo: il supertestimone racconta un’altra storia

Il mondo del calcio e non solo ancora piange per la morte di Diogo Jota: adesso però sono spuntate due dichiarazioni di altrettanti testimoni dell’incidente automobilistico costato la vita al calciatore del Liverpool.

Diogo Jota e suo fratello André Silva hanno perso la vita in un incidente automobilistico in Spagna. La Lamborghini su cui viaggiavano i due andava a una velocità sostenuta, è scoppiato un pneumatico e poi si è incendiata. Questa la versione ufficiale della Guardia Civil che si è avvalsa anche dei rilievi della polizia scientifica.

Diogo Jota
La morte di Diogo Jota diventa un giallo (pierluigibersani.it)

Tuttavia, due testimoni che erano lì in quel momento hanno smentito la versione della polizia spagnola. Uno dei due è il camionista che ha registrato il video del momento in cui la Lamborghini era in mezzo alle fiamme a bordo strada.

Il testimone smentisce la ricostruzione sulla morte di Diogo Jota

Il primo testimone ha girato un video e lo ha messo sui social per raccontare la sua versione dei fatti. La prima cosa che ha voluto chiarire è che non è vero, come lo hanno accusato in molti, di aver filmato il video invece che aiutare i due fratelli. José Azevedo, che viaggiava sulla A52 e si trovava presso Palacios de Sanabria, ha dichiarato: “Sono stato io a filmare. Ho le prove. Mi sono fermato, ho preso l’estintore e ho cercato di aiutare. Per via dell’impatto, per via dell’incidente, non c’era assolutamente niente da fare. Nulla”.

L’uomo ha poi di fatto smentito la versione delle autorità che parlano della Lamborghini a tutta velocità: “Io ho la coscienza pulita. So quello che ho visto. Sono passati accanto a me tranquilli, senza eccessi di velocità. Senza eccessi di velocità. Sono stato io stesso a mandare il video alla CMTV perché avevo cominciato a sentire delle assurdità”.

Diogo Jota e André Silva
Le dichiarazioni del supertestimone sulla morte di Diogo Jota (pierluigibersani.it)

Inoltre si è poi rivolto alla famiglia di Diogo Jota e André Silva dicendo che i due ragazzi gli sono passati accanto e andavano tranquilli, non troppo veloci. “Io faccio quella strada ogni giorno – ha detto -, dal lunedì al sabato. So com’è quella strada, è una strada che non vale un accidente. È una strada buia e io sono riuscito a vedere la marca dell’auto, il colore dell’auto, tutto chiaramente. Poco più avanti, purtroppo, è successo quello che è successo”.

Il secondo testimone

Un’altra persona, José Aleixo Duarte, ha dichiarato a CM, stampa portoghese, di trovarsi sul posto dell’incidente e anche lui ha filmato la scena oltre a provare a spegnere le fiamme. Tuttavia si è accorto che per il calciatore e suo fratello non c’era niente da fare. Una cosa è certa, la strada che stavano percorrendo è piena di buche e c’è scarsa visibilità. Per questi motivi sono avvenuti altri incidenti automobilistici negli anni. Una via davvero maledetta.

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