Maturità 2025: dopo lo studente che rifiuta l’orale, scoppia un altro caso grave

Una studentessa ha denunciato in una lettera aperta il clima ostile che le hanno riservato all’esame di maturità durante la sua prova orale: il racconto.

Dopo il caso del ragazzo dell’Istituto Fermi di Padova che ha fatto scena muta all’orale per inscenare una protesta contro il sistema di valutazione degli studenti arriva un altro caso. Si tratta questa volta di una maturanda del liceo classico Galileo Galilei di Nardò in Puglia. La ragazza in questione ha raccontato, in una lettera aperta, la sua esperienza negativa all’esame orale della maturità.

Appunti
Dopo lo studente di Padova scoppia un altro grave caso alla maturità (pierluigibersani.it)

Colpa di questa esperienza negativa che avrebbe voluto dire tanto per lei, così come si aspettava, sarebbe stata la presidente di commissione Chiara Vantaggiato, dirigente dell’Istituto Salvemini di Alessano. Marina Duca si rivolge direttamente a quest’ultima scrivendo: “Lei forse non ricorderà il mio nome, ma io ricorderò sempre il suo”.

Il racconto della studentessa umiliata all’orale della maturità

Marina Duca ha raccontato: “Doveva trattarsi di un’occasione di gioia per me e per la mia famiglia, dati i numerosi sacrifici affrontati nel percorso di studi per conseguire i risultati ottenuti. Purtroppo però, dal primo momento in cui sono entrata nell’aula, dall’altra parte non ho riscontrato il clima di serenità che mi aspettavo“. Sarebbe iniziato così l’incubo per la maturanda quando invece doveva essere per lei, studentessa modello, un momento di gioia.

Secondo lei la presidente di commissione avrebbe tolto la parola agli altri commissari per porre domande vaghe e fuori tema, inoltre con un tono di sfida. A firmare la lettera di Marina come testimoni sono stati anche altri studenti presenti. Il tutto procedeva bene fino a quando Vantaggiato ha preso la parola e, a detta della studentessa, per motivi ancora non chiari, avrebbe posto domande volte a destabilizzarla.

Studente chino sui libri che chiede aiuto
Il caso di una maturanda messa in difficoltà alla maturità (pierluigibersani.it)

La dirigente avrebbe incalzato la ragazza “con una serie di quesiti dai contenuti non chiari, vaghi e generici, posti con tono aggressivo e volti esclusivamente a destabilizzarmi e ad insinuare il dubbio su argomenti da me studiati e compresi”. Inoltre ha detto che è stata denigrata, “come fosse carta straccia” anche la sua presentazione del progetto Pcto (Percorsi per le Competenze Trasversali e l’Orientamento). La presidente in questo caso non le avrebbe dato l’attenzione che si meritava.

La risposta della presidente

La dirigente è stata contattata dal Quotidiano di Puglia a cui ha detto di essere dispiaciuta di dover “giustificare attività che vengono svolte unicamente nell’interesse degli alunni chiamati a dimostrare la loro maturità”. Inoltre ha dichiarato che il colloquio si è svolto in accordo con gli altri membri della Commissione. Poi si è rivolta ai ragazzi firmatari della lettera aperta augurandogli: “di affrontare con il giusto spirito le future prove che, nella vita, non finiranno mai e che dovranno affrontare con piena maturità”.

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