Jessica, una giovane donna, è stata aggredita in maniera violenta dalla sua responsabile: dopo otto giorni attaccata al respiratore non ce l’ha fatta ed è morta in ospedale.
Si chiamava Jessica McLaughlin ed era una donna di appena 24 anni aggredita senza pietà dalla sua responsabile nel minimarket di Los Angeles dove lavorava. Per lei non c’è stato scampo. I familiari le hanno dato l’ultimo saluto dopo che è stata per giorni attaccata al respiratore. Per lei non c’è stato niente da fare.

Come si legge su Los Angeles Times, la ragazza 24enne è morta dopo otto giorni in ospedale. Il Dipartimento di Polizia di Los Angeles sta seguendo le indagini e continua a cercare la donna che si ritiene sia responsabile dell’aggressione e a questo punto anche dell’omicidio ai danni di Jessica.
Come è stata aggredita Jessica
La 24enne si era recata al lavoro come al solito nel negozio 7-Eleven nel isolato 5700 di Melrose Avenue a Los Angeles. Lavorava infatti in questa catena di minimarket. La polizia ha raccontato alla sua famiglia che la loro figlia è stata aggredita prima verbalmente e poi fisicamente. La lite è quindi sfociata fino alle mani, le forze dell’ordine hanno trovato la vittima priva di sensi alle 14:00 del 24 giugno scorso.
Non è stato diffuso il nome della manager che avrebbe aggredito Jessica McLaughlin ma il fratello di quest’ultima ha scritto un post per farsi aiutare a pagare le spese funebri di sua sorella. Nel post di GoFundMe Sean ha detto: “La teneva ferma, si sedeva sopra di lei e non la lasciava respirare”. Inoltre suo padre Clancey McLaughlin ha dichiarato a un Tv locale che il cervello di sua figlia è rimasto senza ossigeno per oltre dieci minuti. L’uomo ha anche detto che la sospettata per la morte di Jessica le ha tirato i capelli e poi non l’ha fatta respirare per tanto tempo.
L’aggressore potrebbe essere scappato
Qualcuno ha chiamato il Dipartimento dei Vigili del Fuoco di Los Angeles che ha portato in ospedale la vittima, la quale non riusciva a respirare nonostante le abbiano praticato un massaggio cardiaco. La famiglia di McLaughlin pensa che l’aggressore sia scappato in bicicletta mentre gli altri colleghi tentavano di rianimare Jessica. E nel mentre qualcuno ha cercato anche di cancellare i filmati delle telecamere di sicurezza.

La polizia ha acquisito un video da tali filmati ma al momento non sono state forniti altri dettagli sull’accaduto. Sean McLaughlin, nel post di GoFundMe ha scritto anche: “Il suo cervello aveva smesso di funzionare. Dopo aver consultato altri medici e aver fatto tutto il possibile, abbiamo dovuto prendere la decisione impossibile di lasciarla andare”. Una storia che ha dell’incredibile e si spera che almeno la colpevole sia assicurata alla giustizia.