Quando insorge una crisi finanziaria, il prezzo dell’oro schizza alle stelle, mai così alto come in questo periodo: come riconoscere quello vero.
L’oro è considerato il bene rifugio più importante in assoluto, non a caso, quando insorge una crisi finanziaria nel mondo, ecco che il suo prezzo schizza alle stelle. In questo periodo storico, visti i conflitti geopolitici, l’oro ha raggiunto cifre da record. Le guerre in Ucraina e in Medio Oriente, le politiche sui dazi e i contro-dazi, le incertezze sociali, hanno portato l’oro a raggiungere cifre assurde.

È il momento giusto per vendere, se si vogliono guadagnare bei soldi, ma occorre accertarsi che quello che si ha in casa sia vero oro. Come riconoscerlo? Esistono dei semplici metodi per esaminare l’oro e dei piccoli trucchetti da applicare ai gioielli. Certo, ormai di oro nelle case degli italiani ce n’è sempre meno, inoltre non si usa più regalarlo per le occasioni speciali, ma ogni tanto gioielli in oro vengono ritrovati in fondo al cassetto. Vediamo come fare per capire se si tratta di oro vero.
I metodi per capire se si tratta di oro vero: alcuni semplici test a cui sottoporre i gioielli
La cosa più semplice da fare è quella di portarle i gioielli da un orefice, il quale provvederà poi a valutarli. Tuttavia, l’esame dell’oro si può fare a casa anche se non si è esperti. Ci vuole un po’ di più, ma basta perderci un po’ di tempo per ottenere tutte le informazioni necessarie. Il primo test è quello punzonatura: bisogna accertarsi che inciso sull’oggetto ci sia il segno che ne riporta la qualità dell’oro.
In generale, l’oro vero presenta la qualità incisa in millesimi, con valori che vanno da 1 a 999. Il più comune è l’oro 750. Altrimenti, sono segnati i carati, quindi 10k, 14k, 18k, 22k, 24k e oro purissimo. La punzonatura è presente nella parte interna del gioiello, dove è meno visibile. Si tratta quindi di un’incisione. Se questa non è presente, è probabile che l’accessorio sia falso, ma non è detto, magari l’oggetto è molto antico e la punzonatura è ormai logorata.

Il secondo test è quello della calamita. È sufficiente prendere un buona calamita e provare ad avvicinarla all’oggetto in oro. L’oro è un metallo che non reagisce ai campi magnetici, quindi non si deve attaccare. Se l’oggetto viene attratto dal magnete, allora significa che è finto. Altro test è quello del morso, proprio come fanno gli atleti delle Olimpiadi quando sono sul podio.
I test per capire da soli se quello che abbiamo in mano sia un oggetto in oro
Il morso è un ottimo test per capire se si tratta di oro vero. L’oro è un materiale abbastanza morbido, dunque basta morderlo delicatamente per capire se si tratta di un un oggetto vero o falso. Più il materiale è morbido e più l’oro è puro. Se mordendolo l’oggetto, si lasciano impressi dei segni dei denti, allora significa che è oro vero. Nessun segno rimasto in superficie, allora probabilmente si tratta di altro materiale.
L’oro è morbido e per renderlo resistente viene fuso in leghe. Il test del morso è decisamente valido, ma attenzione a non scheggiare un dente. Basta solo fare un po’ di pressione. Altrimenti, basta strofinare l’oggetto contro una superficie solida. Se il gioiello lascia una scia dorata, allora è oro puro, se lascia un segno nero, allora è solo dipinto.

Infine, l’ultimo test è quello scientifico. Si tratta di un’operazione complessa, fatta con il reagente, ma che dà un risultato certo. Occorre un reagente per oro, una miscela di acido cloridrico e acido nitrico, soluzioni che si trovano tranquillamente nei negozi specializzati. Prima di svolgere l’operazione, è importante indossare guanti e mascherina.
Si inserisce il gioiello in un contenitore in acciaio inox, si versa una goccia di reagente sull’oggetto. L’oro vero non viene degradato dall’acido: se diventa verde e frigge non è autentico, se diventa bianco allora è in argento e ricoperto d’oro, se si macchia potrebbe essere in oro di bassa qualità, se resta intatto è oro massiccio.