Il mostro ha ucciso 2 bambine e ora dal carcere prende in giro vittime e parenti

È chiuso in carcere dal 2002 e sta scontando due ergastoli, eppure, il mostro continua a prendersi gioco delle ragazzine uccise.

Ian Huntley è rinchiuso nella prigione distrettuale di Frankland, a Durham, nel Nord dell’Inghilterra, sin dal 2002, e dovrà scontare due ergastoli per il massacro delle studentesse Holly Wells e Jessica Chapman, stuprate e uccise nel Cambridgeshire, il 4 agosto 2002. Huntley conosceva bene le vittime poiché era il custode della scuola frequentata dalle due adolescenti.

L'assassino Ian Huntley
L’assassino Ian Huntley – pierluigibersani.it

51 anni, Ian Huntley non uscirà più dal carcere, eppure, nonostante tutto, non accenna al minimo pentimento, anzi, in questi giorni in UK è tornato sotto i riflettori per via del suo atteggiamento spavaldo e che chiama in causa direttamente le due povere ragazze massacrate. Gli stessi detenuti lo ritengono un soggetto malato, incapace di dimostrare sentimenti.

L’assassino delle due studentesse ancora sotto i riflettori: sfoggia la maglia del Manchester

In prigione è vietato indossare maglie delle squadre di calcio, proprio per non creare possibili litigi tra detenuti e innescare risse e rivolte. Eppure, Ian Huntley da qualche settimana indossa serenamente la sua maglietta del Manchester United, quella tradizionale rossa, con il numero 10 stampato in bianco dietro la schiena. È stata la sua compagna a procurargliela, dopo averla ordinata online.

Huntley sfoggia la maglietta in carcere, la indossa sempre, quando si allena in palestra, quando mangia nella mensa. Ma il mostro non è mai stato appassionato di calcio. Il sospetto, denunciato dai familiari delle due ragazze uccise, è che lo faccia per dileggio, per infangare la memoria delle vittime, uccise nel 2002 proprio mentre indossavano entrambe la maglia del Manchester, essendo grandi tifose del club inglese.

Le dura ragazzine vittime di Ian Huntley
Le dura ragazzine vittime di Ian Huntley – pierluigibersani.it

Huntley ora viene sorvegliato 24 ore su 24, per evitare aggressioni da parte degli altri detenuti, i quali già negli anni passati hanno cercato di picchiarlo e ucciderlo. Gli altri prigionieri vorrebbero fare giustizia, ma Huntley non si preoccupa troppo, e continua a indossare la sua maglia. Non essendo una maglia ufficiale, però, le autorità carcerarie non possono obbligarlo a toglierla, un cavillo decisamente assurdo.

Come sono state uccise Holly e Jessica: ricostruzione di quel drammatico giorno

Il ministro della Giustizia del partito conservatore Robert Jenrick si è espresso con dure parole nei confronti di Huntley, definendolo “un disgustoso assassino che non dovrebbe gironzolare con quella maglia, insultando la memoria di Holly e Jessica. Dovrebbero strappargliela e basta”. Holly e Jessica erano amiche e condividevano la passione per il Manchester, in particolare per il calciatore David Beckham, del quale avevano entrambi la maglia col numero 7.

In quel tragico 4 agosto 2002, le ragazze stavano partecipando a una grigliata in giardino, incamminandosi verso il negozio di dolci, per acquistare qualche pasticcino, si erano fermate a casa di Ian, il custode della loro scuola, per salutarlo. Ian viveva insieme alla fidanzata Maxine Carr, insegnante nella stessa scuola. L’uomo le aveva accolte in casa, da solo, per poi stuprarle e massacrarle a mani nude. Tragedia assurda: il campione olimpico ucciso da un fulmine.

Ian Huntely oggi, malato
Ian Huntely oggi – pierluigibersani.it

I corpi delle ragazze erano stati ritrovati solo due settimane dopo, gettati in un fosso in aperta campagna, senza vestiti. Condannato in prigione a Frankland, nel 2010 un prigioniero aveva cercato di tagliarle la gola all’assassino, non riuscendo nell’intento. Maxine Carr, ex di Huntley, era stata condannata a scontare 21 mesi di carcere per complicità e falso alibi, ma non avrebbe preso parte direttamente negli omicidi. L’omicidio di un’adolescente ha ispirato una soap turca di cui tutti parlano.

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