L’hanno definita l’antidiva del cinema italiano, ma forse non è una definizione esatta per parlare di lei, l’attrice amatissima che ha fatto una scelta di vita.
Oltre settant’anni fa il suo primo film, Proibito, diretto da Mario Monicelli, poi ne erano arrivati a decine, fino alla fine degli anni Settanta, ovvero fino a quando le sue apparizioni sul grande schermo si erano fatte più rare: l’ultimo suo film lo ha girato nel 1990, al fianco di Omar Sharif e Ciccio Ingrassia. La pellicola si chiamava Viaggio d’amore, era diretta da Ottavio Fabbri e vedeva nel cast l’esordiente Maria Grazia Cucinotta.

Quasi un passaggio di consegne tra due generazioni di attrici amatissime dal pubblico e che sono diventate iconiche con alcuni ruoli, Maria Grazia Cucinotta in particolare per la sua interpretazione nel film Il Postino, ultima pellicola interpretata da Massimo Troisi. Oggi è un giorno triste per il cinema italiano, perché quella che è stata definita da sempre l’antidiva ci ha lasciati all’età di 91 anni. Se ne è andata in silenzio, lo stesso silenzio nel quale ha vissuto gli ultimi 35 anni della sua vita, Lea Massari.
Il ruolo di antidiva che è sempre stato stretto a Lea Massari
Due David di Donatello e due Nastri d’Argento, oltre a svariate candidature per entrambi i premi, Lea Massari ha rappresentato per il cinema italiano qualcosa che va ben oltre la definizione che le viene affibbiata. Quella di antidiva è infatti un’espressione che forse non le appartiene, perché nel suo caso si è trattato di una scelta di vita: c’è stato un tempo per i ruoli in cui emergeva il suo fascino giovanile e un tempo per ruoli più maturi, poi ha deciso di dire basta al cinema.

Animalista convinta, ha speso una seconda parte di vita proprio per i diritti degli animali, e forse le se confà più la definizione di “signora discreta” del nostro cinema. Anche la sua morte è passata per quelle che sono state le scelte degli ultimi decenni della sua vita: nessun riflettore puntato addosso, ma la notizia che viene diffusa dai familiari a esequie avvenute. Classe 1933, il suo ingresso nel mondo del cinema fu davvero casuale, ma passò per la porta principale.
Diretta da grandi registi, ha recitato insieme a grandi attori, poi il silenzio
Una porta che ha tenuto aperta per molti anni, diretta da registi della fama di Michelangelo Antonioni, Mauro Bolognini, Dino Risi, Sergio Leone, Nanni Loy, Valerio Zurlini, Francesco Rosi. Proprio Cristo si è fermato ad Eboli diretto da quest’ultimo, è stato uno dei film meglio interpretati da Lea Massari, mentre tra le sue ultime interpretazioni c’è quella di Marta, madre di Laura, una terrorista che ha il volto di Lina Sastri, nel bellissimo Segreti segreti di Giuseppe Bertolucci.

Nominare poi tutti gli attori al fianco dei quelli Lea Massari ha recitato è impresa ancora più ardua e ci limitiamo a citarne tre di nazionalità francese: Jean Paul Belmondo, Jean Louis Trintignant e Michel Piccoli. L’attrice – che non ha mai avuto figli – a metà anni Novanta attraversò anche problemi economici, tanto da dover vendere molti suoi gioielli, una scelta dettata dalla necessità di mantenere lo stesso tenore di vita, ma soprattutto “per riuscire a seguire le mie grandi passioni: la musica e i cani”.