Giorgia Meloni, insulti alla premier: “Tre tumori”, come reagisce il noto giornalista

La gogna mediatica sui social ha ormai raggiunto livelli vomitevoli, gli insulti alla Premier Giorgia Meloni condannati dal celebre giornalista.

L’odio sui social ha ormai raggiunto livelli davvero vomitevoli. Utenti che scaricano frustrazioni e risentimento nei confronti degli altri, in particolare di personaggi importanti, spesso oltrepassando ogni limite di decenza, pubblicando frasi oscene. Ma il bello è che neanche se ne rendono conto, e prendono i social come vetrina del loro malessere, un diario dove scrivere di tutto e di più senza alcun freno.

Il Parlamento Europeo di Bruxelles
Il Parlamento Europeo di Bruxelles (PierluigiBersani.it)

In realtà, i social non funzionano così: pur dando piena libertà di espressione, occorre sempre rispettare delle normative, altrimenti si rischia di incorrere in denunce per diffamazione. Si tratta di una vera e propria barbarie morale che il giornalista Vittorio Feltri definisce come “sadismo travestito da attivismo”. Eclatante il caso di una frase che recentemente ha indignato parecchio e rivolta alla Premier Giorgia Meloni.

La frase di odio rivolta a Giorgia Meloni, Vittorio Feltri prende le difese della Premier

“Ti venissero tre tumori”, è la disgustosa frase pubblicata da un utente nei confronti del nostro Presidente del Consiglio. Una testimonianza di disprezzo e di violenza da non sottovalutare. “Questo modo di fare politica mi fa venire la nausea, fa vomitare”, ha affermato Feltri, deciso a esporsi in difesa della Premier e condannando questo tipo di odio.

“Siamo diventati una giungla in cui ci si assuefa per quieto vivere”, un’aggressione verbale pesantissima, specie se fatta nei confronti di “una donna scelta dal popolo”, e che fino a prova contraria non ha ucciso nessuno. “I manici cercano di squartare impuniti l’anima di una signora, poi pretendono il bacio del perdono”, ha proseguito il giornalista. Chi voteresti se si votasse oggi? Sfida Meloni – Schlein, mentre cresce il partito del non voto.

Il giornalista Vittorio Feltri
Il giornalista Vittorio Feltri (PierluigiBersani.it)

Naturalmente, Vittorio Feltri non mette in discussione la libertà di opinione, ma è l’espressione che fa la differenza, il modo in cui si dicono le cose: “Non sono le parole a essere pericolose, ma il loro uso atto a commettere un assassinio morale”. Aggredire in questo modo un’altra persona, al di là dell’identità della persona sotto accusa, è frutto di un veleno che si porta in corpo.

Frustrazione che genera odio sul social: quando si supera il limite della decenza

Ma l’accusa di Feltri si abbatte anche nei confronti degli altri politici i quali, “godendo dell’immunità parlamentare, accusano la Premier di essere complice del sangue dei bambini di Gaza, bersagliando anche la sua identità di madre”. L’odio social è ormai un fenomeno sempre più diffuso, ma che provoca danni irreparabili, mettendo in risalto una comunità sempre più selvaggia, ignorante e frustrata, che non si pone limiti.

La premier Giorgia Meloni
La premier Giorgia Meloni (PierluigiBersani.it)

Conosciamo tutti gli effetti dell’odio online, e spesso possono portare a gravissime conseguenze, soprattutto nei confronti di chi è preso di mira. Questa normalizzazione dell’odio non va affatto bene, è un comportamento da condannare e da combattere, perché crea un clima tossico che fa male a tutti. Certe frasi non si dovrebbero mai leggere, certe frasi andrebbero punite severamente. Meloni sorride: altro che crisi di governo, l’ultimo sondaggio.

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