Sorprendente decisione di Cristian Totti, figlio primogenito dell’ex capitano della Roma: il cognome pesa sulle sue spalle.
È di queste ultime ore la decisione sorprendente di Cristian Totti, figlio dell’ex capitano della Roma Francesco Totti, di dare una svolta alla sua carriera. Una decisione che fa discutere, che soleva parecchi interrogativi, che lascia un po’ l’amaro in bocca per tutti gli orfani del leggendario capitano giallorosso. Ma proprio quel nome dietro la schiena, stampato sulla maglia, è stato determinante.

Cristian Totti lascia il calcio, almeno quello giocato, e dice addio alla sua carriera. Si infrangono i sogni di milioni di tifosi che avrebbero voluto vedere un altro Totti indossare la maglia della Roma, e magari anche quella della Nazionale azzurra. Una carriera neanche iniziata e già terminata. Una storia amara, dove a pesare è stato proprio il cognome. Cosa è accaduto?
Cristian Totti, figlio di Francesco, dice addio al calcio: la decisione inaspettata a 19 anni
Nato il 6 novembre 2005, figlio di Francesco Totti e Ilary Blasi, Cristian ha tentato di seguire le orme dell’illustre padre, dedicandosi al calcio sin da bambino, col sogno di diventare un giocatore vincente. Dal Frosinone al Rayo Vallecano di Madrid, dall’Avezzano all’Olbia, Cristian ha militato in serie D, non riuscendo però a fare il salto di qualità.
Nella quarta categoria si è guadagnato da vivere, portando a casa uno stipendio di circa 15 mila euro netti a stagione, non male per un adolescente. Ora, però, a quasi 20 anni, il sogno della serie A è sfumato per sempre, così come è sfumato per sempre il sogno di una carriera in squadre minori, anche di serie B. Il giovane Totti non avrebbe più la volontà di credere in un futuro da stella del pallone.

Il peso del cognome forse è stato determinante nella decisione di appendere gli scarpini al chiodo. Pochi i momenti di gloria, fino all’annuncio di questi giorni, attraverso il quale il giovane ha rivelato di ritirarsi. A pesare sulla sua decisione, forse l’eredità del suo cognome, che nel mondo del calcio è un’istituzione, e che inevitabilmente ha attirato critiche, ma anche tante aspettative non soddisfatte. Quanto è pesato il cognome Totti?
Il peso del cognome: perché Cristian Totti ha deciso di ritirarsi dal calcio
Il cognome sulla maglia è stata un’eredità pesante da portare avanti, inutile negarlo. Tutti si aspettavano grandi cose dal figlio di un fuoriclasse, ma quasi sempre, sia nel mondo dello sport che in quello dello spettacolo, si ripongono troppe vane speranze nei figli d’arte. La pressione ha schiacciato Cristian, addirittura sottoposto a body shaming per la sua forma fisica. Insulti, offese, che sempre lasciano il segno.

Non riuscirà a seguire le orme del papà e a diventare un calciatore leggendario, Cristian, schiacciato dalla pressione e dalle aspettative del pubblico. Pazienza, a nemmeno 20 anni ha ancora tutta la vita da vivere, e ripartirà dalla Totti Soccer School, l’accademia fondata dal padre e gestita dallo zio Riccardo. Cristian avrà un ruolo da dirigente e talent scout.
Resterà pur sempre nel mondo del calcio, anche se guarderà le partite a bordo campo. Marco Amelia, ex portiere di Roma, Milan e Italia, che Cristian lo conosce bene, avendolo allenato nel Frosinone, ammette la delusione: “Ho sempre creduto in lui, ha grandi capacità, un centrocampista capace di impostare il gioco. Per me avrebbe potuto avere una buona carriera in serie C o in serie B. Essere figlio di Totti ha portato troppa pressione”.