La commovente storia del cucciolo abbandonato sotto un ponte che vuole solo aspettare il suo proprietario.
Ci sono storie che commuovono non solo per ciò che raccontano, ma per quello che fanno sentire: la vicenda di un cucciolo abbandonato sotto un viadotto trafficato è una di queste e trasmette un’intensità che forse mai avrebbe pensato che potesse trasmettervi una singola storia di un cucciolo. La vicenda di cui vi stiamo per parlare è infatti una storia di attesa, dolore e speranza. Per oltre sessanta giorni, questo piccolo cane ha guardato ogni auto passare, cercando tra mille volti il suo proprietario.
Il cagnolino di taglia piccola era sempre nello stesso punto, vicino alla barriera di sicurezza del ponte: nulla lo scalfiva, né le giornate di pioggia e né quelle estremamente soleggiate. Con lo sguardo fisso sulla strada, sembrava aspettare il momento in cui chi lo aveva accudito e amato in passato sarebbe tornato a prenderlo. Invece, il passato è rimasto un ricordo doloroso, e ogni giornata in più aggiungeva un nuovo strato di solitudine alla sua vita.
Il video del suo salvataggio, pubblicato su un canale cinese di YouTube e poi ricondiviso in tutto il mondo, ha commosso migliaia di persone. A raccontare quanto accaduto al piccolo amico a quattro zampe, è stato un uomo che ha scelto di non voltarsi dall’altra parte. Giorno dopo giorno, ha tentato di avvicinarlo, lasciandogli cibo e tempo. Ma la fiducia di un animale spaventato è difficile da ottenere: così il cane tremava e scappava, incapace di credere che qualcuno potesse ancora volergli bene.
Il salvataggio è avvenuto quasi con forza, ma con il cuore in mano: il soccorritore, infatti, ha dovuto stringerlo tra le braccia mentre il cane si dibatteva. Il povero cagnolino non aveva a quanto pare alcuna intenzione di lasciare il viadotto, diventato unico luogo che associava ancora alla sua famiglia. “Era come se sperasse ancora. Guardava l’asfalto, smarrito, aspettando qualcosa che non sarebbe mai arrivato”, si sente dire nel video.
Dalla strada al calore di una casa: alla fine, una volta recuperato, il cucciolo, spaventato e stanco, ha iniziato a cambiare quell’atteggiamento di diffidenza e poi ha finalmente trovato rifugio tra coperte calde e cibo a volontà . Ha cominciato lentamente a rilassarsi, ad accettare carezze e presenza umana: nuove e recenti immagini lo mostrano sdraiato, esausto ma sereno, come se per la prima volta potesse davvero dormire in pace.
Chi lo ha salvato ha voluto condividere la storia non solo per raccontare un gesto, ma per lanciare un appello: “Come si può lasciare un animale così, da solo, senza alcuna pietà ? Ho deciso di ridargli fiducia. Adesso non è più solo. Adesso ha una casa”, dice il suo soccorritore, invitando a non voltarsi più dall’altra parte, e ricordando anche che l’abbandono di un animale non è solo un gesto incivile, ma rappresenta una ferita profonda nella nostra umanità .
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