Fabrizio Miccoli lascia tutti sorpresi e specifica: “Chiedo scusa a tutti e ricomincio”. L’ex attaccante ora fa un lavoro davvero molto particolare.
Giocatore straordinario che ci ha fatto sognare ha passato un momento molto complicato culminato nel carcere. Andiamo a scoprire tutto quello che è accaduto e che l’ha visto protagonista centrale.

Nato a Nardò il 27 giugno del 1979 è esploso nella primavera del Casarano dopo che era transitato anche nelle giovanili del Milan. Con i rossoblù ha debuttato tra i professionisti mettendosi in mostra in Serie C e meritandosi la chiamata dalla cadetteria da parte della Ternana dove gioca quattro stagioni ad alto livello con la Juventus di Luciano Moggi che fa un grande investimento su di lui.
I bianconeri lo girano in prestito al Perugia per fargli conoscere la Serie A e poi lo porta a Torino nella stagione 2003/04, anno in cui si merita anche la chiamata della nazionale azzurra. Il feeling a Torino però non scocca mai e viene così girato per due anni a Benfica. Nel 2007 arriva al Palermo dove vive gli anni più belli della sua carriera. Chiude con due anni a Lecce e pochi mesi a Malta con il Birkirkara.
Cosa è successo a Miccoli?
I problemi iniziano a metà giugno del 2013 quando riceve un avviso di garanzia dalla procura di Palermo per tentata estorsione e accesso abusivo a sistema informatico. Da quel procedimento esce anche un’intercettazione con un figlio di un boss in cui parla di Giovanni Falcone definendolo “fango”.

Arriva il carcere e momenti molto complicati da accettare per poi risorgere e alzare la testa. Le scuse alla famiglia di Falcone e la voglia di ricominciare, ammettendo da uomo i propri errori e riuscendo a iniziare un nuovo percorso.
Oggi il calciatore compie 46 anni e ha una vita molto differente. Come riportato da Leggo ha detto: “Ho fatto un errore enorme. Ho detto di sì sempre a tutti e sono stato ingenuo, disponibile, troppo. Questo è il mio carattere e sto cercando di modificarlo. Ho sbagliato, pagato e chiesto scusa”.
E oggi cosa fa? Lo spiega lui stesso, parlando della sua attività da albergatore in cui si spende in prima persona: “Sono io che a volte vado a fare check in ai clienti, vado a prenderli all’aeroporto e consegno le colazioni”. Poi segue la sua scuola calcio con grande passione e chissà che molto presto non possa trovare la strada per raggiungere ulteriori risultati interessanti anche in quell’ambito.
Fabrizio ora ha voglia di dimenticare quei brutti episodi e riaprire un capitolo della sua vita più positivo sotto diversi punti di vista.