Chi produce la Gaza Cola, la bibita più ricercata sugli scaffali

Una bevanda che è rapidamente diventata il simbolo della lotta palestinese: vi raccontiamo come nasce la Gaza Cola, diventata ricercatissima nei supermercati.

La notizia è di queste ore: Coop Alleanza 3.0 ha deciso di rimuovere alcuni prodotti israeliani dai propri scaffali come gesto simbolico di solidarietà con la popolazione palestinese. Lo ha fatto in particolar modo per condannare il blocco degli aiuti umanitari imposto da Israele: oltre ad aderire a importanti iniziative che tengono in primo piano i valori e i diritti umani, la catena della GDO ha fatto anche un altro passo in più.

Una donna con una lattina di Gaza Cola
Chi produce la Gaza Cola, la bibita più ricercata sugli scaffali (PierluigiBersani.it)

Infatti, al posto dei prodotti made in Israele che verranno di fatto boicottati, sugli scaffali arriva la bevanda più ricercata del momento, ovvero la Gaza Cola. La bibita, che si definisce 100% apartheid free, sta davvero spopolando ovunque e sono sempre più i privati che hanno deciso di sostituirla nelle proprie vetrine alle altre bibite gassate. Il gesto di Coop Alleanza 3.0 sdogana definitivamente questa bevanda e ora vi raccontiamo la sua storia.

Come nasce Gaza Cola e quali sono le sue prerogative

Nata nel 2023 da un gruppo di imprenditori palestinesi, Gaza Cola è un progetto al 100% di proprietà palestinese, creato per sostenere la ricostruzione di Gaza attraverso un gesto quotidiano. Il consumo di bibite fresche e gassate, infatti, fa parte della vita di tutti i giorni e acquistando una bevanda come quella che viene sponsorizzata da questi imprenditori palestinesi, in primis da Osama Qashoo, rifugiato a Londra, si sosterrà attivamente la ricostruzione nella martoriata Striscia di Gaza.

lattine di Gaza Cola
Come nasce Gaza Cola e quali sono le sue prerogative (PierluigiBersani.it)

Ogni lattina, secondo quanto spiegato da chi porta avanti questa battaglia, rappresenta un contributo concreto a iniziative umanitarie e alla rinascita di una comunità: nel concreto, uno dei primissimi progetti che Gaza Cola intende portare a conclusione è la ricostruzione dell’Ospedale Al Karama. Ogni acquisto, dunque, non si limita a essere un semplice acquisto, ma idealmente è un atto di solidarietà e partecipazione.

Un progetto ambizioso per l’indipendenza del popolo palestinese

Il claim con cui l’azienda intende arrivare ai singoli consumatori è davvero deciso e non fa giri di parole rispetto all’obiettivo finale: “Assapora il gusto della libertà, costruisci il futuro”. Ma la ricostruzione di un’infrastruttura non è l’unico obiettivo che si pone Gaza Cola, che anzi punta dritta a una ricostruzione anche del tessuto sociale, delle vite quotidiane, generando lavoro e sostenendo l’indipendenza economica palestinese.

ferito curato in un ospedale di Gaza
Un progetto ambizioso per l’indipendenza del popolo palestinese (PierluigiBersani.it)

Non nascondiamocelo, è un progetto ambizioso e che va portato avanti step-by-step, ma gli attivisti e imprenditori che credono in Gaza Cola sono anche certi del risultato finale. Se da una parte, chi produce la bevanda garantisce che i profitti finanziano e finanzieranno progetti umanitari, dall’altra l’invito al consumatore è di impegnarsi in maniera etica e fare una scelta consapevole contro l’occupazione della Striscia di Gaza da parte dell’esercito israeliano.

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