Caldo tropicale, è stato trovato l’accordo sugli orari di lavoro ma verrà rispettato? Sicuramente la situazione è molto particolare in Italia in questo periodo.
Si lavora per cercare di tutelare le persone che lavorano, molte delle quali costrette a lavorare sotto al sole nonostante le terapie cocenti di questi giorni. C’è grande preoccupazione.

Firmato il protocollo sulle emergenze climatiche estreme in quella che è da considerarsi, per ora, l’estate più calda dal 2003 a oggi. Da oltre vent’anni non si vivevano temperature del genere e in questo momento l’allarme per la salute sale davvero ai massimi storici.
E se i consigli per i soggetti fragili sono sempre noti, perché di fatto uguali a quelli degli anni scorsi, quelli per le persone sane devono essere altrettanto attenzionati. Anche chi è in piena salute infatti può subire questo caldo cocente soprattutto se si trova a lavoro e sotto sforzo costante.
La sensazione è che ci troviamo di fronte a una situazione con pochi precedenti e questo è anche quanto ha pensato la politica che è voluta intervenire per porre rimedio e dimostrare la volontà di pensare prima alle persone che ai soldi. Andiamo dunque ad analizzare da vicino quelle che sono state le scelte della politica e quali saranno le novità che ci attendono.
Accordo sul lavoro per il caldo
La riunione per parlare del caldo e del protocollo sulle emergenze climatiche estreme al ministero del lavoro è stata presieduta dalla ministra Marina Calderone. Erano presenti ovviamente per i sindacati le sigle Cgil, Cisl, Uil e Ugl oltre a Confindustria, Ance, Alleanza cooperative, Confartigianato, Cna, Confagricoltura, Coldiretti, Cia e Casartigiani.

Come riportato da AdnKronos ha arlato proprio la Calderone che ha specificato: “Con la sottoscrizione del protocollo sul caldo al Ministero del Lavoro, le parti sociali hanno dato una risposta davvero importante ai lavoratori e alle imprese in un momento eccezionale. Le nostre priorità sono la salute e la sicurezza durante quello che è lo svolgimento delle attività lavorative tra cui soprattutto quelle che devono svolte all’aperto”.
Il protocollo lavora per aprirsi a ulteriori adesioni e condivisioni che vanno a promuovere buone pratiche per scongiurare infortuni, malesseri e quant’altro dal punto di vista del clima. L’obiettivo è cercare di andare avanti al lavoro ovviamente nel rispetto della salute di chi lavora.
Insomma ci troviamo di fronte a una serie di cose che devono attirare l’attenzione e promuovere un clima sereno anche nel mondo del lavoro. Si lavora dunque sulla possibilità di effettuare delle pause durante il turno oppure degli slittamenti in orali serali per chi si trova a lavorare in maniera intensiva con il caldo e con situazioni che si devono considerare al limite dell’accettabile se non oltre le possibilità umane. Le novità ci sono ora tocca alle aziende.