Previste 40 euro al mese con il nuovo bonus mamma, che già esiste ma che viene rafforzato con nuove modalità di erogazione: chi ne ha diritto.
Il decreto omnibus approvato dal Consiglio dei ministri introduce un rafforzamento del bonus mamme, ampliando le risorse e modificando le modalità di erogazione per alcune categorie di lavoratrici. Si tratta di un provvedimento che – se da un lato favorisce appunto l’accesso a nuovi bonus per le mamme che hanno un lavoro – viene anche considerato “discriminatorio” nei confronti di tutta una categoria di persone che per varie ragioni, al momento della gravidanza, non hanno alcun tipo di occupazione.

Non solo: molte associazioni di categoria così come molte mamme giudicano il sostegno di appena 40 euro al mese di per sé insufficiente per il fabbisogno quotidiano dei propri figli. Insomma, non tutte esultano per questo provvedimento e chi lo fa, ci mette anche un pizzico di rammarico perché ritiene che si possa fare uno sforzo in più, soprattutto in materia di diritti delle famiglie. La principale novità è che quella che prima era solo una decontribuzione, ora si trasforma in un vero e proprio bonus.
Chi ha diritto al nuovo bonus mamma da 480€ all’anno
Insomma, uno sforzo in più comunque è stato fatto e quantomeno è stato riconosciuto un diritto: alcune lavoratrici, ovvero quelle autonome o a tempo determinato, vedranno riconoscersi a dicembre un bonus una tantum del valore che è appunto di 480€ all’anno, erogato in un’unica soluzione, ma che appunto va a coprire l’intera annata trascorsa, ovvero l’intero 2025. Il contributo erogato sarà esentasse e senza trattenute previdenziali.

Come avvenuto finora, c’è un limite massimo del tetto ISEE per poter ottenere questo bonus, che andrà a sostenere alcune delle spese quotidiane delle neomamme, e questo resta fermo a 40mila euro, per tutte le categorie di lavoratrici che avranno accesso al bonus, sotto forma di erogazione una tantum o di decontribuzione. In tutto, per il nuovo bonus mamma lo Stato ha stanziato la cifra di 480 milioni di euro.
Per quanto tempo si ha diritto al bonus mamma, chi è escluso e come fare domanda
Questo nuovo bonus mamma sarà riconosciuto alle madri con contratti a tempo determinato o lavoratrici autonome con almeno due figli, fino al compimento del diciottesimo anno di età del figlio più piccolo: la misura dovrebbe dunque essere un incentivo per invertire la rotta rispetto alla denatalità nel nostro Paese. Restano escluse da questo bonus le mamme che non hanno alcun tipo di contratto, così come quelle che lo hanno a tempo indeterminato.

Questa seconda categoria viene comunque tutelata, perché resta attivo l’attuale esonero contributivo fino a 3.000 euro annui, misura prorogata fino alla fine del 2025. Non è chiaro se il governo intenda nel 2026 accorpare le due misure in un bonus unico, magari più corposo dal punto di vista economico. Cambia anche la procedura per richiedere il suddetto bonus: non sarà più necessaria la comunicazione al datore di lavoro, ma sarà richiesta una domanda all’INPS.